Scoperta nel 1849 e risalente a 130 milioni di anni fa, la grotta naturale più grande d’Europa a Monsummano Terme lega la storia del poeta Giusti e di Garibaldi alle moderne cure, come la crioterapia
Grotta Giusti: la grotta termale naturale più grande d’Europa
Grotta Giusti è la grotta termale naturale più grande d’Europa. Situata in provincia di Pistoia e risalente a centotrenta milioni di anni fa, presenta caratteristiche geologiche che si ben si prestano alle cure antroterapiche. Scoperta per caso nel 1849, è oggi di proprietà della catena Italian Hospitality Collection e parte del Grotta Giusti Thermal Spa Resort.
La grotta si estende per oltre duecento metri nel sottosuolo ed è suddivisa in tre zone, tradizionalmente soprannominate Paradiso, Purgatorio e Inferno, per via della crescente temperatura. Vi è, inoltre, una zona definita Limbo, che ospita un lago la cui acqua mantiene tutto l’anno una temperatura costante di trentasei gradi. La temperatura dell’aria subisce limitate variazioni stagionali. Nella prima cavità oscilla intorno ai trentuno gradi, per poi aumentare progressivamente fino all’ultima, in cui ne raggiunge massimo trentaquattro, con un livello di umidità prossimo al cento percento. La pressione atmosferica è stabile in tutta la grotta e uguale a quella esterna. Un meccanismo naturale non ancora del tutto chiaro garantisce un costante ricambio dell’aria.

Una grotta ruvida dalle proprietà benefiche
Grotta Giusti è una cavità carsica resa ruvida dalle numerose stalattiti e stalagmiti al suo interno. Una ruvidità che qui diventa sinonimo di cura. Studi hanno dimostrato che i vapori dell’acqua termale depurano e disintossicano l’organismo, fornendo benefici psicofisici e sollievo da patologie come artropatie degenerative, reumatismi infiammatori cronici, artropatie dismetaboliche, malattie infiammatorie croniche delle alte e basse vie respiratorie – anche di natura allergica – e malattie della pelle.
L’attuale proprietà ha allargato l’offerta dello stabilimento. Due piscine termali all’aperto con cascata, idromassaggi subacquei e un circuito terapeutico drenante vengono alimentate da acqua termale bicarbonata, solfata, calcica e magnesiaca a trentacinque gradi. Sono stati aggiunti anche una spa in cui vengono offerte consulenze mediche e un centro benessere per trattamenti estetici, con un’area dedicata ad antiche discipline e tecniche energetiche orientali. All’interno della grotta è poi possibile svolgere una serie di attività, fra cui pil-oga (una fusione di pilates e yoga), diving e floating nel lago sotterraneo.
A partire da dicembre 2024 si aggiunge la crioterapia, proposta in collaborazione con The Longevity Suite, rete europea di cliniche biohacking e antiage. Il trattamento consiste nell’esporre il corpo a basse temperature – meno ottantacinque gradi – per un periodo tra i due e i quattro minuti. Si ritiene che questa pratica riduca il processo di invecchiamento delle cellule, renda la pelle più tonica, potenzi il sistema immunitario, acceleri il metabolismo basale, permetta di bruciare calorie, favorisca il controllo del peso e migliori la composizione corporea. Questo perché il freddo stimola la produzione di collagene, riduce lo stress ossidativo e l’infiammazione, facilita l’eliminazione delle tossine, stimola il rilascio di endorfine, migliora la circolazione e favorisce il drenaggio degli arti inferiori. La crioterapia è consigliata anche agli sportivi che desiderano migliorare le loro performance e a chi è reduce da infortuni.

Da Giuseppe Giusti a Giuseppe Verdi: storia dell’ottava meraviglia del mondo
La grotta fu scoperta nella primavera del 1849 da alcuni braccianti che lavoravano in una cava di calce all’interno della proprietà del cavaliere Domenico Giusti, padre del poeta Giuseppe Giusti. Dopo essersi aperti un varco rimuovendo un masso, gli uomini gettarono delle pietre nella cavità e constatarono che si trattava di una grotta profonda e dotata di acqua. Uno si calò quindi al suo interno con corde e torce.
Appresa la notizia, Domenico Giusti visitò la grotta e capì di poterla sfruttare per scopi terapeutici. L’uomo, infatti, era già esperto di termalismo poiché dal 1818 amministrava le vicine Regie Terme di Montecatini. Anche il figlio poeta Giuseppe volle provare personalmente la grotta. Fra il 1851 e il 1852 Domenico organizzò gli spazi, realizzando una sala d’ingresso e quattro stanzette da utilizzare come tepidario dopo il bagno di vapore. Intanto, incaricò il medico Antonio Targioni Tozzetti di analizzare le caratteristiche chimiche dell’acqua e del vapore della grotta. I risultati dei suoi studi, pubblicati nel 1854, confermarono le loro proprietà curative: «L’aria di questa caverna, carica di vapore e a una temperatura confortevole riscaldata naturalmente, offre un luogo eccellente per un bagno di vapore con grandi benefici per il benessere della persona».
A partire dagli anni Sessanta lo stabilimento termale fu ampliato, con l’aggiunta della terrazza e del loggiato che si trovano nella grotta ancora oggi. La sua fama, intanto, aveva cominciato a diffondersi sia in Italia sia in Europa. Qui si curarono Giuseppe Garibaldi, il Principe di Napoli e Giuseppe Verdi, che definì la grotta «l’ottava meraviglia del mondo». Nel 1880 sopra alla grotta fu costruito l’Albergo Reale su iniziativa di Ildegarde Nencini-Giusti, che nel 1861 aveva ereditato lo stabilimento a causa della prematura morte del fratello Giuseppe nel 1850.
Giuseppe Giusti fu un poeta che con i suoi versi diede voce al movimento risorgimentale. Quando era ancora uno studente, a Pisa, fu fermato dalla polizia per aver preso parte a uno spettacolo in cui si esibiva la cantante liberale Rosa Bottrigari: quella sera nel teatro circolarono poesie e risuonarono grida che inneggiavano all’Italia libera. Dopo la laurea, Giuseppe visse a Firenze, a Napoli e a Milano. Le sue poesie circolarono inizialmente solo fra una ristretta cerchia di amici per sfuggire alla censura e poi furono in parte pubblicate in forma anonima. In esse il poeta perorava la causa indipendentista mediante l’ironia. Fu, infatti, vicino a molti intellettuali che sognavano un’Italia unita, fra cui Alessandro Manzoni, Carlo Poerio e Gabriele Pepe.

Da Monsummano a Montecatini: il distretto termale di Pistoia
Grotta Giusti sorge a Monsummano Terme, un borgo in provincia di Pistoia. I primi documenti che attestano la sua presenza risalgono al 1260, ma si pensa che fosse stato fondato almeno un secolo prima o forse in epoca longobarda. Conteso fra lucchesi e fiorentini, Monsummano passò definitivamente sotto il controllo di questi ultimi nel 1331. La costruzione dell’odierna città risale al diciassettesimo secolo, quando il Granduca Ferdinando I fece edificare il Santuario della Madonna della Fontenova e altri edifici destinati all’accoglienza dei pellegrini a seguito di una presunta apparizione della Vergine.
Monsummano non è l’unica località termale nei dintorni di Pistoia. A un paio di chilometri di distanza sorge Montecatini Terme, dichiarata nel 2021 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nelle Grandi città termali d’Europa. Il borgo sorge su un terreno paludoso, come scrive Tito Livio in epoca romana, raccontando il passaggio di Annibale in questa zona. Fonti dimostrano che nel Medioevo il borgo era già noto come località termale: un documento del 1340 che fa riferimento all’estrazione di sale dalle acque; la lettera di un mercante che chiede al suo dottore le acque curative dei Bagni di Montecatini e gli studi del medico Ugolino da Montecatini, che fu il primo a esaminarle con metodi scientifici.

Grotta Giusti Thermal Spa Resort: natura e architetture storiche
Il Grotta Giusti Thermal Spa Resort di Italian Hospitality Collection comprende, oltre alla grotta termale, alcune architetture storiche, fra cui la villa ottocentesca in cui visse il poeta Giuseppe Giusti, oggi un hotel a quattro stelle. L’edificio è stato ristrutturato dallo studio Richmond International mediante un progetto ispirato alla natura e all’arte toscana. L’ingresso storico della spa, adiacente alla grotta termale, è stato oggi trasformato in area relax. Anche il circuito benessere interno alla grotta è stato oggetto di un intervento di restyling, che si è focalizzato sul valorizzare le concrezioni calcaree attraverso l’illuminazione.
Il resort comprende sessantotto camere e suite corredate di bagni in marmo, con cui si è provato a ricreare l’effetto del calcare modellato dall’acqua termale all’interno della grotta. Nelle stanze predomina l’elemento naturale, che tra ispirazione dal parco secolare di quarantacinque ettari che circonda l’hotel, progettato all’inizio del ventesimo secolo dal paesaggista Pietro Porcinai. La natura ritorna nei decori delle pareti, nei quadri, nelle stampe, nella forma dei lampadari e delle applique. Le stoffe e i rivestimenti mimano la consistenza e i colori di foglie e cortecce. Le venature del legno sono lasciate a vista e per i metalli sono stati scelti colori caldi per richiamare materiali antichi, come il bronzo e il ferro battuto.
Il resort offre anche un ristorante, un campo da tennis, un sentiero naturalistico e percorsi di trekking nella campagna circostante.


Grotta Giusti
Situata a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, è la grotta termale naturale più grande d’Europa. È suddivisa in tre aree, con temperature e umidità crescenti. Al suo interno è disponibile un circuito benessere con diversi trattamenti, dal bagno di vapore alla crioterapia. Oggi è parte del Grotta Giusti Thermal Spa Resort di Italian Hospitality Collection, che include anche un hotel a quattro stelle, una spa e un centro benessere che sfrutta le proprietà delle acque termali.