
Quali sono le caratteristiche di un edificio certificato LEED? Tra edifici storici e grattacieli, esempi di progetti di architettura considerata ecosostenibile per risparmio energetico e utilizzo di materiali
Certificazione LEED: sequestro di CO2, risparmio idrico ed energetico
L’Italia è uno dei dieci Paesi al mondo con più edifici certificati LEED. Nel 2024 si è, infatti, classificata all’ottavo posto, con centotrentacinque progetti in linea col protocollo LEED. Sviluppato dalla United States Green Building Council (USGBC), è un programma di certificazione volontario che attesta e misura la sostenibilità degli edifici. I parametri presi in considerazione sono il sequestro di CO2, il risparmio idrico ed energetico, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito.
La certificazione si può applicare a ogni genere di edificio – commerciali, residenziali, produttivi, scuole, negozi, ospedali – e prende in esame tutto il suo ciclo di vita, dalla progettazione alla costruzione. Ad oggi è attiva in quaranta Paesi e vi aderiscono enti pubblici, realtà industriali e del mondo della ricerca. In Italia il LEED è stato introdotto nel 2010 dalla società consortile Distretto Tecnologico Trentino, che si occupa di rilasciare le certificazioni attraverso un apposito organismo, il Green Building Council Italia.
Dalle materie prime all’innovazione: crediti e requisiti del LEED
La certificazione LEED presuppone quattro livelli: base, oro, argento e platino. Questi sono il risultato della somma di crediti con cui si valutano le caratteristiche dell’immobile, dalle materie prime all’utilizzo di sistemi innovativi in ottica di sostenibilità ambientale. Si va da un punteggio minimo di quaranta a un massimo di centodieci.
La più recente versione del protocollo LEED statunitense si basa su una checklist suddivisa in otto categorie: trasporto e ubicazione, sostenibilità del sito, efficienza delle risorse idriche, energia e atmosfera, materiali e risorse, qualità degli ambienti interni, innovazione, priorità regionale. Il LEED è un sistema di rating che viene aggiornato periodicamente per restare al passo con le innovazioni tecnologiche.
La valenza in termini di punteggio delle diverse categorie varia a seconda del tipo di edificio da certificare. In media, incidono come segue: aspetto energetico 30%; qualità degli ambienti interni e ubicazione trasporto 14,5%; materie prime e risorse 11,8%; gestione del consumo d’acqua 10%; sostenibilità del sito 9%; innovazione 5,4%; priorità regionali 3,6%.
L’iter per la certificazione LEED comincia dalla definizione della tipologia e dell’ubicazione dell’edificio. Può trattarsi di edifici sia di nuova costruzione sia ristrutturati. A occuparsi della certificazione è un consulente LEED Accredited Professional, un esperto di edilizia sostenibile accreditato dal Green Building Council degli Stati Uniti, che si occupa di seguire le fasi di progettazione e costruzione. Una volta concluso, il progetto viene registrato online con l’opportuna documentazione.
Quali sono gli edifici certificati LEED in Italia? Alcuni esempi
Habitat Lab: prima certificazione LEED Platinum in Italia
Il primo edificio a essere certificato LEED Platinum col secondo punteggio più alto d’Europa, novanta, è Habitat Lab. Si tratta di un edificio-laboratorio inaugurato nel 2012 a Corsico dal Gruppo Saint-Gobain, che sviluppa, produce e distribuisce materiali per l’edilizia sostenibile.
Habitat Lab nasce dalla riqualificazione edilizia dell’area industriale di Saint-Gobain Abrasivi, uno dei primi insediamenti produttivi del gruppo in Italia. Un’ala della fabbrica, risalente agli anni Cinquanta, è stata ristrutturata e affiancata da una nuova costruzione. Per i lavori sono stati impiegati soluzioni dei vari brand del gruppo, dall’involucro opaco e trasparente ai controsoffitti, dai divisori interni alle coperture, fino all’impianto fotovoltaico e ai materiali di finitura.
Il risultato è un centro polifunzionale che coniuga passato e futuro dell’edilizia, autonomo sotto il profilo energetico. Scopo del progetto è promuovere una cultura dell’abitare finalizzata al benessere dell’uomo e alla salvaguardia dell’ambiente. Il complesso oggi ospita uno showroom dei prodotti Saint-Gobain, sale riunioni, un’area per gli incontri e le pause di lavoro, strutture per le attività didattiche e spazi attrezzati per la formazione teorica e pratica di progettisti, imprese e applicatori.

LEED Platinum per il grattacielo Intesa San Paolo progettato da Renzo Piano
Il grattacielo di Intesa San Paolo a Torino ha ottenuto nel 2015 la certificazione LEED Platinum sia nella categoria “nuove costruzioni” sia in “gestione sostenibile dell’edificio”. La torre – progettata dall’architetto Renzo Piano – conta trentotto piani in superficie e sei interrati. Oltre agli uffici, ospita un auditorium e una serra bioclimatica, situata al primo piano.
In condizioni normali il grattacielo non produce emissioni inquinanti poiché alimentato da energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili certificate. Sulla facciata meridionale sono stati installati milleseicento metri quadrati di pannelli fotovoltaici. L’ottanta percento dell’illuminazione è a LED e un sistema motorizzato di lamelle permette di controllare l’illuminazione naturale.
Una rete di sensori rileva le condizioni climatiche giornaliere e stagionali per la dispersione di calore in inverno e dissipare quello che in estate si accumula tra le vetrate. Il sistema di riscaldamento e raffreddamento a pompa di calore sfrutta l’energia termica dell’acqua di falda. Speciali vasche raccolgono l’acqua piovana per alimentare la rete di irrigazione delle aree verdi e le cassette di risciacquo dei bagni. Per massimizzare il comfort interno la climatizzazione è stata affidata a sistemi terminali a pannelli radianti microforati sospesi al soffitto.

Fatebenefratelli 14: una riqualificazione architettonica certificata LEED Platinum
La certificazione LEED Platinum può essere ottenuta non solo da edifici di nuova costruzione, ma anche da progetti di riqualificazione architettonica. Lo testimonia Fatebenefratelli 14, un edificio residenziale degli anni Quaranta che a Milano è stato convertito a uso terziario e oggi ospita gli uffici di Trussardi. A occuparsi dell’intervento sono state due business unit del Gruppo Lombardini22 – L22 Urban & Building e L22 Engineering & Sustainability – per conto di Deka Immobilien Investments, proprietaria dello stabile.
Obiettivo del progetto era riqualificare l’edificio dal punto di vista energetico per adeguarsi alle normative vigenti e dotarlo di una nuova immagine architettonica, senza tuttavia snaturarne l’eredità storica e stabilendo una continuità col contesto in cui è inserito, il quartiere di Brera. Sono stati realizzati degli interventi volti al contenimento dei consumi, alla riduzione delle emissioni inquinanti e all’efficientamento energetico. Per esempio, la coibentazione della copertura, la sostituzione dei serramenti e la progettazione di facciate continue con montanti e traversi strutturali, vetrocamera e impianti per riscaldamento e raffrescamento in copertura. Questi ultimi sono delimitati da pannelli acustici per ridurne la trasmissione di rumore.
Per l’illuminazione si è optato per sistemi a LED. L’illuminazione degli uffici è caratterizzata da luminanza controllata e protocollo digitale DALI, che ne automatizza l’accensione e lo spegnimento in base all’orario e all’intensità della luce naturale presente. Nelle zone di circolazione sono stati inseriti apparecchi a incasso con reattore elettronico non dimmerabile. Le aree comuni di tipo condominiale sono dotate di apparecchi dedicati all’illuminazione di sicurezza con ottica ottimizzata per le vie di esodo, alimentati da un’unità UPS centralizzata.

In Monza-Brianza l’Energy Park certificato LEED Platinum
Spostandosi fuori Milano si può incontrare un altro progetto certificato LEED Platinum. Si tratta dell’Energy Park di Vimercate, un campus tecnologico e produttivo. Si estende su un’area di centosessantamila metri quadrati e ospita diverse aziende dei settori dell’alta tecnologia, delle telecomunicazioni e dell’informatica. Fra queste figurano Nokia, SAP, Esprinet e il quartier generale italiano di Alcatel Lucent con alcune sue divisioni worldwide.
L’Energy Park di Vimercate è stato concepito come un luogo di lavoro accessibile, collegato alle principali arterie dei trasporti della zona, ma allo stesso tempo immerso nella natura, con vista sull’arco alpino. La filosofia alla base del progetto è permettere ai lavoratori di prendersi cura del proprio work-life balance. Per questo, oltre a uffici, laboratori di ricerca, spazi per il networking e locali per la ristorazione, sono stati predisposti isole verdi, naturali e attrezzate, spa, aree fitness e cinema.
Gli edifici del campus sorgono lungo una dorsale viaria principale, dove si collocano gli elementi edilizi che assolvono a funzioni comuni e gli spazi verdi. Le facciate degli edifici sono state rivestite con un particolare cemento bianco fotocatalitico di Italcementi, dotato di tecnologia “mangiasmog”. Attraverso l’azione combinata del suo principio attivo, TX Active, e della luce, è capace di decomporre gli agenti inquinanti e migliorare la qualità dell’aria. Sempre di Italcementi è anche il calcestruzzo drenante I.idro drain che è stato utilizzato per i percorsi pedonali, in grado di massimizzare la capacità drenante del terreno al fine di ridurre l’impatto dell’intervento edilizio sul territorio.

Certificazione LEED
La certificazione LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è un sistema di valutazione che misura la sostenibilità degli edifici, considerando aspetti come l’efficienza energetica, la gestione delle risorse idriche e l’impatto ambientale. Sviluppata dal Green Building Council degli Stati Uniti, si applica a progetti di nuova costruzione e ristrutturazioni, assegnando punteggi in base a criteri specifici. I livelli di certificazione vanno da base a platino, con un impatto crescente sulla qualità della progettazione e sul rispetto per l’ambiente.