Castello di Cigognola|Castello di Cigognola|Castello di Cigognola|Castello di Cigognola|Castello di Cigognola

Gabriele Moratti è “custode” di un luogo storico italiano: il Castello di Cigognola

Il progetto di restauro del Castello di Cigognola ad opera di Renzo Mongiardino è ora raccontato in un libro con le foto di Giulio Ghirardi e introduzioni di Olivier Gabet e Pierre Yovanovitch

Castello di Cigognola: Storia, Design e Innovazione

«Io sono solo un traghettatore, un custode non di una dimora di famiglia ma di un luogo storico per lItalia» racconta Gabriele Moratti, parlando del Castello di Cigognola «Abbiamo in programma di aprirlo il più possibile ma resta una resistenza privata. Condividerlo con il pubblico è una questione di orgoglio. È un luogo storico, era una roccaforte militare, non ci sono saloni da ballo. I corridoi sono angolati e non dritti per scappare dalle frecce. Nella tristezza di quando è mancato mio padre (n.d. Gian Marco Moratti), mi ha lasciato questa parte di storia. Ma non è solo parte della storia della nostra famiglia, anche dItalia. L’arte ha valore sociale, non è solo di chi ha la possibilità di possederla». 

Il Castello di Cigognola, situato nel cuore dell’Oltrepò Pavese, è un gioiello storico e culturale italiano che unisce architettura, design, enologia e storia. Recentemente al centro dell’attenzione grazie al nuovo libro fotografico Il Castello di Cigognola | Interiors, questa dimora rappresenta un simbolo della continuità tra tradizione e innovazione. Il volume offre una visione unica degli interni, magnificamente catturati dal fotografo Giulio Ghirardi, noto per il suo lavoro con il regista Luca Guadagnino, e arricchito dai testi curati da due eminenti personalità: Olivier Gabet e Pierre Yovanovitch.

Castello di Cigognola
Castello di Cigognola

Un libro racconta il Castello di Cigognola attraverso testi e immagini

Il Castello di Cigognola | Interiors celebra l’opera dell’architetto Renzo Mongiardino, i cui interventi hanno trasformato gli spazi del castello in una dimora senza tempo. Mongiardino, noto come “l’architetto dei sogni”, ha integrato elementi di design classico e moderno per creare ambienti che coniugano eleganza e intimità. Le fotografie di Giulio Ghirardi, famoso per la sua sensibilità cinematografica, immortalano ogni dettaglio, dalle carte da parati ai mobili d’epoca.  

Il libro è disponibile in due versioni con due copertine e due introduzioni: una di Olivier Gabet, direttore del Musée des Arts Décoratifs di Parigi, e l’altra di Pierre Yovanovitch, designer e architetto d’interni di fama internazionale. Gabet, esperto di arti decorative e design, offre un’analisi storica e artistica degli interni del castello, mentre Yovanovitch si concentra sull’influenza di Mongiardino e sull’importanza di preservare il patrimonio artistico e culturale italiano.  A curare il libro, che sarà in vendita solo nella bottega del castello, è stata Emilie Fouilloux, ex ballerina dell’Opéra di Parigi, designer e compagna di Gabriele Moratti.

Castello di Cigognola
Castello di Cigognola

Il Castello di Cigognola nella storia: dai Visconti ai Moratti 

Le origini del Castello di Cigognola risalgono al XIII secolo, periodo in cui la struttura fungeva da avamposto strategico. Successivamente passò ai Visconti e, nel XVIII secolo, alla famiglia Arnaboldi. Durante la Seconda guerra mondiale, il castello fu occupato dalle forze nazifasciste, che ne fecero una base strategica, lasciando un segno indelebile nella memoria storica del luogo.  

«Mio nonno materno, partigiano e deportato a Dachau, quando ha saputo che questo luogo era stato occupato dai nazisti ha avuto un colpo al cuore. Non è più riuscito ad entrarci. Così lo ha venduto a mio padre» racconta Moratti. Così negli anni Settanta, il castello entrò a far parte del patrimonio della famiglia Moratti, che intraprese un ambizioso progetto di restauro per preservare l’eredità storica e culturale, curato in prima persona da Letizia Moratti. Letizia scelse Renzo Mongiardino come mente visionaria per il progetto di restauro del castello e lo affiancò in tutto il processo, dalla scelta degli arredi alle carte da parati.

Castello di Cigognola: Il restauro di Renzo Mongiardino

Renzo Mongiardino (1916-1998), geniale architetto e scenografo, è una figura iconica del design italiano del XX secolo. Conosciuto per il suo stile che combina il classicismo con un’attenzione al dettaglio scenografico, Mongiardino ha lavorato su progetti di alto profilo, tra cui le residenze di Jackie Kennedy e Gianni Agnelli.  Nel caso del Castello di Cigognola, Mongiardino ha guidato un restauro che ha preservato l’anima storica della struttura, integrando elementi moderni e artigianali. La collaborazione con la bottega artistica di San Patrignano, sostenuta dai Moratti, ha arricchito il progetto con tessuti e carte da parati di produzione artigianale, sottolineando l’attenzione ai dettagli e il legame tra tradizione e innovazione.  

San Patrignano e la bottega delle arti

San Patrignano, nota per il suo impegno nella riabilitazione e reintegrazione sociale, è stata strettamente legata alla famiglia Moratti e al lavoro di Mongiardino. Negli anni Settanta, Gian Marco e Letizia Moratti invitarono l’architetto a collaborare con il Design Lab della comunità, dove sono stati creati elementi unici per il castello. Questo legame ha rappresentato un esempio virtuoso di come l’arte possa promuovere la rinascita personale e collettiva. Ancora oggi i restauri e la manutenzione degli arredi del castello sono affidati a San Patrignano a cui Gabriele Moratti è molto legato e dove dice «Ci ho trascorso i primi dodici anni della mia vita. Oggi ho deciso di tornarci a vivere, e quando non sono a Milano o in viaggio per lavoro sono lì». 

Castello di Cigognola
Un libro racconta il Castello di Cigognola

Lazienda vitivinicola del Castello di Cigognola

«Mio padre era appassionato di vino e con forse un po’ di ironia ha deciso di lasciare in eredità l’azienda vinicola all’unico suo figlio astemio». Oltre a una dimora dall’inestimabile valore architettonico, il Castello di Cigognola è anche una rinomata azienda vitivinicola. I suoi 36 ettari di vigneti, situati a un’altitudine di 300-350 metri, sono dedicati alla coltivazione del Pinot Nero, utilizzato per produrre vini Metodo Classico di alta qualità, tra cui il Pas Dosé. La produzione segue principi biologici e pratiche di viticoltura di precisione, esaltando la sostenibilità e il legame con il territorio. Negli anni Novanta Gian Marco si affidò a Riccardo Cotarella per rivoluzionare la produzione dell’azienda vinicola ed oggi l’azienda si distingue per la sua capacità di unire tradizione e innovazione, affermandosi come un punto di riferimento nell’enologia italiana. 

Eventi e giornate FAI: un castello da scoprire 

Nonostante sia una residenza privata, da qualche anno il Castello di Cigognola apre le sue porte durante le giornate organizzate dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) e per un festival annuale dedicato alla promozione del territorio. Questi eventi offrono l’opportunità di esplorare gli interni del castello e scoprire la ricchezza culturale e paesaggistica dell’Oltrepò Pavese. Durante il festival, i visitatori possono partecipare a degustazioni di vini, spettacoli di danza, concerti e tour guidati, vivendo un’esperienza immersiva che celebra il connubio tra arte, storia e natura. I Grazie alla dedizione della famiglia Moratti, al genio di Renzo Mongiardino e al legame con il territorio, il castello continua a ispirare e affascinare, consolidandosi come un simbolo di eccellenza italiana.  

Domiziana Montello

Castello di Cigognola
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