Nel distretto design della Brianza: Molteni Mondo

Molteni Mondo – la monografia edita da Rizzoli in occasione dei 90 anni di Molteni&C. Vincent Van Duysen racconta il suo ruolo di Direttore Creativo tra minimalismo e ricerca della ruvidità

La collezione Less di Jean Nouvel per Molteni&C – la prefazione a Molteni Mondo. An Italian Design Story

Le strade di Jean Nouvel e Molteni&C si sono incrociate per la prima volta nel 1990, quando l’architetto e designer francese stava progettando la Fondation Cartier di Parigi. Nouvel mise le basi per la collezione Less, ancora presente nel catalogo di Molteni&C. Con il primo pezzo, un tavolo minimalista, Nouvel voleva creare qualcosa di essenziale. Un oggetto che a livello esecutivo non potesse essere semplificato ulteriormente, ma che riuscisse a mantenere la sua significanza in ogni contesto ed epoca. Successivamente la colleziono si ampliò: una panchina, un mobile contenitore e dei sistemi di scaffali, tutti accomunati da uno stile minimale e astratto.

Jean Nouvel ha firmato la prefazione del libro Molteni Mondo. An Italian Design Story – la monografia edita da Rizzoli in occasione dei novanta anni di Molteni&C, l’azienda fondata nel 1934 da Angelo e Giuseppina Molteni in quello che è diventato il distretto brianzolo del design. Del suo rapporto con l’azienda, Nouvel scrive che i progetti realizzati per e con Molteni&C sono stati pensati «in nome della ricerca di semplicità espressiva in relazione alla difficoltà della domanda posta».

Nouvel spiega i punti chiave del suo approccio progettuale e di come Less sia stato un punto di svolta nella sua ricerca di architetto e designer: «La Fondazione Cartier è un edificio progettato al 100%. Mi sono avvicinano alla progettazione di mobili gradualmente e poi, a un certo punto, ho iniziato a disegnare oggetti contestualmente con la progettazione degli edifici. […] Non capivo perché architettura e design dovessero essere due cose separate. Mi sono sempre preoccupato di questa armonia. Nella mia testa tutto il design è una sorta di architettura».

L’Archivio Gio Ponti e le riedizioni della Gio Ponti Collection

Tra i progettisti che hanno firmato per Molteni&C ci sono alcuni dei maestri del design internazionale di ieri e di oggi – da Michele De Lucchi e Tobia Scarpa a Ron Gilad, Patricia Urquiola e Francesco Meda, classe 1984, tra le più giovani firme contemporanee. Molteni Mondo si sofferma in particolar modo su Gio Ponti, nato a Milano nel 1891 e promotore dell’industrial design italiano. Le pagine dedicate a Ponti sono il frutto di una ricerca all’interno dell’archivio di via Dezza a Milano e offrono una prospettiva inedita sui progetti dell’architetto e designer milanese attraverso fotografie, bozzetti e disegni abbinati a superfici di marmo o pietra grezza, materiali da lui amati e utilizzati in numerosi progetti. 

In occasione del Salone del Mobile del 2012, Molteni&C ha lanciato la Gio Ponti Collection, una serie di riedizioni di arredi disegnati da Ponti nel corso della sua prolifica carriera, alcuni originariamente prodotti per abitazioni private o per piccole serie. Tra questi figurano, tra gli altri, la riedizione del tavolino D.552.2 progettato nel 1950 per M. Singer & Sons e dello scrittoio D.847.1, frutto della lavorazione artigianale del legno massello e caratterizzato dal piano con terminali curvati, che assomiglia a un’ala d’aereo, e dal piccolo cassetto sottostante con frontale arrotondato, che diventerà poi un segno distintivo di molte produzioni Ponti degli anni seguenti.

Il distretto del mobile brianzolo

La storia di Molteni&C è radicata nel distretto del mobile di Monza e Brianza. Oltre i confini del Compound di Giussano, c’è la trama di professionisti, fornitori e artigiani che compongono il sistema aziendale e produttivo. Spencer Bailey, l’autore di Molteni Mondo, sottolinea come il senso di appartenenza al territorio e alla sua cultura imprenditoriale emerga dalla serietà, dall’ossessione per la qualità, dal rigore e dall’impegno che la famiglia Molteni condivide con gli altri attori del distretto.

Oggi, nel distretto la tecnologia è avanzata e le vecchie generazioni hanno lasciato spazio alle nuove. Carlo Molteni, il figlio maggiore di Angelo e Giuseppina, racconta: «La fonderia che una volta forgiava i piedini in ottone è ancora lì. […] così come tante persone che conosco da quando ero un ragazzo e avevo appena messo piede in azienda. C’è stata un’evoluzione, ma in un certo senso siamo cresciuti insieme. I nostri principali fornitori sono concentrati in un raggio di trenta km […]. Non si tratta solo di una questione logistica, ma è una precisa scelta quella di essere immersi in una cultura in cui tutti ci capiamo immediatamente, o addirittura abbiamo una propensione collettiva che io chiamerei un gusto per l’artigianalità».

Chi è Vincent Van Duysen, il Direttore Creativo di Molteni&C dal 2016

Il legame con il territorio e la cultura aziendale e progettuale del distretto sono asset valorizzati anche da Van Duysen, Direttore Creativo del marchio dal 2016, noto per l’impronta minimalista e nordica del suo lavoro di architetto e progettista.

«Tutto è iniziato con un progetto contract in Arabia Saudita – spiega Van Duysen. Successivamente mi è stato chiesto se fossi interessato a disegnare dei mobili per loro; i miei primi progetti per Molteni&C sono stati il ​​letto Ribbon e il sistema di armadi Gliss Master. Poi mi è stato chiesto di progettare il loro stand espositivo a Colonia durante il salone del mobile, che prevedeva un giardino segreto. Quell’allestimento, con la separazione tra la zona notte e la zona giorno attorno al patio, rispecchiava l’aspetto di una vera e propria “casa” che rappresentava una vera novità nell’approccio alla fiera, e quando poi hanno visitato la mia casa ad Anversa, tutto ha avuto inizio».

Nato in Belgio nel 1962, Van Duysen si è laureato presso la Sint-Lucas School of Architecture di Gand e ha lavorato nello studio Aldo Cibic a Milano e collaborato con Jean De Meulder ad Anversa, prima di aprire il suo studio nel 1989. Nominato Direttore Creativo dei marchi Molteni&C e Dada, ha rimodellato la loro immagine globale e progettando flagship store, stand espositivi e una serie di nuovi prodotti.

Dal libro Molteni Mondo
Dal libro Molteni Mondo

Luce, forma e materia: l’architettura olistica di Vincent Van Duysen

Van Duysen ha adottato un approccio integrato e organico alla progettazione architettonica in cui luce, forma e materia devono entrare in relazione. Per realizzare un design accogliente, vivibile e accessibile, sia che si tratti di un progetto di interni che di un singolo oggetto, essenzialità e semplicità sono per lui condizioni imprescindibili. In conversazione con Bailey, Van Duysen espone i capisaldi della sua direzione creativa:

«In qualità di brand industriale, c’è un senso di benessere in quello che facciamo, non solo design per il design. Questo è il mio obiettivo principale: contribuire alla qualità della vita delle persone ed esportare il brand in tutte queste culture in giro per il mondo. […] Infine, Molteni&C è un’azienda italiana. E io non voglio allontanarmi da ciò. Si capisce che è tutto realizzato e prodotto in Italia. C’è un incredibile patrimonio ed eredità che portiamo con noi».

La ricerca della ruvidità di Vincent Van Duysen

L’utilizzo di materiali naturali e puri si traduce texture ruvide e forme pulite che mirano a stimolare un’interazione tattile e sensoriale tra lo spazio e le persone che lo abitano. «La ruvidità nel mio lavoro si collega alla texture, cercando di utilizzare materiali organici e naturali. Legno, pietre, lino, cemento, intonaco, hanno tutti una certa ruvidità e superfici irregolari e acquisiscono una patina che cambia nel tempo».

All’interno della sua visione progettuale si possono riconoscere elementi e codici di chiara ispirazione modernista, un retaggio che Van Duysen non rinnega e anzi rivendica definendosi “a modernist at heart”: «Essere un modernista oggi significa avere un approccio contemporaneo con usi innovativi dei materiali e adattamenti alle esigenze moderne. In altre parole, riuscire a creare un dialogo davvero forte tra persona e spazio. Inoltre, cerco di evitare disordine e artificiosità ed esprimere la solidarietà dell’architettura e il suo rapporto con la familiarità e la semplicità. Attraverso questa semplicità, cerco di raggiungere un senso di benessere che è direttamente correlato all’esperienza dell’abitante all’interno dello spazio».

Il Molteni Compound: architettura ruvida e modernismo

A Giussano non si trova solo il polo produttivo di Molteni&C, ma l’headquarter dell’azienda, un luogo fisico e virtuale dove la manualità degli artigiani si incontra con la direzione aziendale e con la ricerca estetica contemporanea dei progettisti. Il Compound si compone di uffici, showroom, impianti produttivi e uno spazio dedicato alla cultura che comprende l’Archivio Molteni, l’installazione QallaM di Patricia Urquiola e il Molteni Museum. Ad accogliere clienti, fornitori e visitatori c’è il Pavilion di Van Duysen, inaugurato nel 2022: 1.400 mq che ampliano il sito esistente risalente ai primi anni Cinquanta e che preserva ancora alcuni elementi architettonici del periodo, come l’imponente scala di Pierluigi Cerri e il rivestimento della facciata.

Il progetto del Pavilion ruota attorno all’idea di creare un dialogo continuativo tra esterno ed interno ridefinendo il concetto di confine tra i vari ambienti: «Alla base ci sono volumi semplici e grandi superfici vetrate di estrazione modernista accostate ad un’attenta selezione dei materiali. Un padiglione, sottilmente collegato all’edificio principale, rinvigorisce il carattere del complesso grazie all’aggiunta degli spazi esterni.

Il progetto nasce dall’idea di continuare il dialogo tra diversi ambienti domestici. La trasformazione del piano terra dell’intera sede diventa un sistema lineare di riqualificazione con la creazione di una nuova corte. Come un chiostro, questo spazio esterno esprime la volontà di accompagnare tutti gli ospiti dall’ingresso fino al cuore dello showroom aziendale», spiega il Direttore Creativo. Nato dalla volontà di tracciare una nuova traiettoria progettuale e di visione che mantenesse però saldo il legame con il passato, la costruzione del Pavilion ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo nella storia di Molteni&C anticipando di due anni l’uscita di Molteni Mondo.

Molteni Mondo

Molteni Mondo. An Italian Design Story è il volume edito da Rizzoli New York che ripercorre identità, relazioni con architetti e designer, storia, simboli e caratteri distintivi dell’azienda fondata nel 1934 a Giussano da Angelo Molteni e oggi gruppo industriale indipendente e globale, leader nell’arredamento di alta gamma.Scatti di Jeff Burton.

Agnese Torres

Il volume edito da Rizzoli New York che ripercorre la storia dell’azienda fondata nel 1934 a Giussano da Angelo Molteni
Il volume edito da Rizzoli New York che ripercorre la storia dell’azienda fondata nel 1934 a Giussano da Angelo Molteni
Molteni Mondo. An Italian Design Story
Molteni Mondo. An Italian Design Story