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Federico Jonathan Cusin

Journalist and contemporary art historian, he lives and works between Tuscany and Venice. For Lampoon, he realises critical insights and interviews with personalities from the art system and the creative industry

I progetti artistici della Biennale consentono anche ai veneziani di riappropriarsi di luoghi finora inaccessibili della laguna. La mostra di Galleria C.G.Williams nel giardino di Palazzo Soranzo Cappello

A Vaduz l’arte favorisce il flusso di visitatori e un dialogo con altri Paesi. L’arte contemporanea trova il sostengo di governo e privati per consentire al sesto stato più piccolo al mondo di porsi su un piano internazionale

Simmetria e sistematicità sono la malignità intima della Bugia nascosta dell’Ordine. L’arte di Fabio Mauri, influenzata dall’esperienza del secondo conflitto mondiale, continua a essere attuale

Intervista a Eugenio Viola. «L’arte dovrebbe confrontarsi in modo dialettico – e polemica se necessario – con le contraddizioni della contemporaneità». Storia della Notte e Destino delle Comete alla Biennale d’Arte 2022

«A me interessa come umanamente e socialmente evolviamo. Quando diventiamo quel che desideravamo, dall’attimo successivo incalza la paura della perdita». 

«Ognuno ha la sua educazione culturale, che non può essere sottratta. Nell’antichità ho trovato protezione. Il ricamo una risposta controrivoluzionaria a ciò che mi si chiedeva di essere»

«Ho sempre pensato che la cultura debba essere un bene condiviso, non esclusivo. L’arte è una forma di educazione estetica e culturale universale»

Un percorso votato all’esplorazione dei sensi: i materiali dell’azienda di famiglia, la musica Heavy Souls, la fotografia, i profumi di Sileno Cheloni. Una certezza: Firenze, e la sua tradizione artigiana

«Disegno almeno tre ore tutti i giorni. Faccio vedere a me stesso l’opera come sarà ed è come se l’avessi già consumata culturalmente. Il disegno è la parte visiva dell’animo, il digitale per me è archeologia».

«Stanze dentro stanze, specchi, labirinti e installazioni luminose: ogni elemento delinea sospensione – alla radice di tutto il mio lavoro». Intervista a Chiara Dynys – Melancholia al MA*GA di Gallarate