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/ Interviste

«A me interessa come umanamente e socialmente evolviamo. Quando diventiamo quel che desideravamo, dall’attimo successivo incalza la paura della perdita». 

Intervista a Barnaba Fornasetti. Non si è mai reso conto dell’eccentricità in cui abitava, essendoci nato dentro «Mi stupivo più della faccia dei miei compagni quando venivano a trovarmi»

«Ognuno ha la sua educazione culturale, che non può essere sottratta. Nell’antichità ho trovato protezione. Il ricamo una risposta controrivoluzionaria a ciò che mi si chiedeva di essere»

A cosa servono i giornalisti oggi? In Italia siamo molto polarizzati anche su questo tema. O c’è l’assurdità scientifica o c’è la divulgazione, o la lotta di strada o l’istanza di moda

Sarà anche balzachiano e prosaico questo Ottocento, ma voglio difendere un momento cruciale del Risorgimento: la scrittrice vincitrice del Premio Bagutta racconta il suo metodo di documentazione 

«Disegno almeno tre ore tutti i giorni. Faccio vedere a me stesso l’opera come sarà ed è come se l’avessi già consumata culturalmente. Il disegno è la parte visiva dell’animo, il digitale per me è archeologia».

Piero Maranghi, imprenditore milanese diviso tra progetti culturali e la Fondazione Piero Portaluppi, dedita al recupero della produzione architettonica del suo bisnonno

«Stanze dentro stanze, specchi, labirinti e installazioni luminose: ogni elemento delinea sospensione – alla radice di tutto il mio lavoro». Intervista a Chiara Dynys – Melancholia al MA*GA di Gallarate

«Un uomo costretto a mettere in discussione la propria identità. Il film è una fotografia impietosa del maschio. Emerge una mascolinità tossica, di cui siamo vittime e carnefici»

Lavoro femminile, economia circolare, diritto all’abitare e rigenerazione urbana – per l’assessora allo sviluppo economico Alessia Cappello la città chiede di ritornare a vivere e aprirsi al mondo