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Pirelli HangarBicocca presenta il programma 2026/2027: otto mostre tra arte, spazio e innovazione

Nel biennio 2026-2027 otto artisti ripenseranno lo spazio industriale di HangarBiccocca con azioni performative, architetture effimere e installazioni che sovvertono forma, funzione e movimento

Struttura e visione del biennio 2026/2027 in Pirelli HangarBicocca

Pirelli HangarBicocca presenta il programma espositivo della stagione 2026-2027. Alla conferenza stampa di giovedì 4 dicembre sono intervenuti Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo di Pirelli e Presidente di Pirelli HangarBicocca, e Vicente Todolì, direttore artistico dell’istituzione. L’incontro si è svolto presso la Bicocca degli Arcimboldi, originariamente “casino di caccia” della famiglia Arcimboldi: un edificio quattrocentesco lombardo, riccamente affrescato, oggi sede di rappresentanza del gruppo Pirelli all’interno del cortile dell’asilo aziendale, dopo l’acquisto avvenuto nel 1918.

Programma 2026/2027 di HangarBicocca: otto mostre monografiche tra spazio industriale, ricerca artistica e nuove produzioni

Le mostre del biennio 2026/2027 proseguono la linea curatoriale dell’istituzione, dedicata a grandi personali di artisti internazionali, affermati o emergenti, chiamati a confrontarsi con la dimensione industriale dello spazio. La doppia articolazione di HangarBicocca, tra Shed e Navate, determina un dialogo specifico con le opere: lo Shed, più raccolto, ospita generalmente progetti dedicati ad artisti giovani o emergenti; le Navate, grazie alle grandi dimensioni, permettono installazioni immersive e interventi site-specific di artisti consolidati.

Il programma 2026/2027 presenta otto mostre monografiche dedicate agli artisti Benni Bosetto, Rirkrit Tiravanija, Aki Sasamoto, Luciano Fabro, Carlos Bunga, Janet Cardiff & George Bures Miller, Hicham Berrada e Cecilia Vicuña. Una scelta curatoriale orientata verso artisti che interrogano criticamente il presente attraverso media differenti: dal corpo all’abitare, dal suono all’attivismo. Come sottolinea Vicente Todolì, «HangarBicocca non è un white cube: ci sono sfide imposte agli artisti selezionati che riguardano innanzitutto lo spazio».

Benni Bosetto e Rirkrit Tiravanija: corpo, ritualità, partecipazione e pratiche relazionali nelle mostre del 2026

La stagione si apre con la prima grande mostra istituzionale di Benni Bosetto (12 dicembre – 19 luglio 2026). Lo Shed sarà trasformato dall’artista in uno spazio immersivo, in cui pareti e superfici saranno animate per interrogare il rapporto fra le stanze della casa e il corpo. La cura e il riposo, funzioni originarie del riparo domestico, saranno interrogate attraverso disegni, installazioni e performance ispirate da temi affini al corpo di ciascun individuo e della società di cui fa parte: rito, sensualità e libertà.

Nelle Navate, una vasta retrospettiva di Rirkrit Tiravanija (26 marzo – 26 luglio 2026) ripercorrerà la carriera dell’artista thailandese, noto per l’impegno sociale e l’attivazione del pubblico, spesso attraverso pratiche conviviali come la preparazione e la condivisione del cibo. La mostra includerà opere storiche dagli anni Novanta e nuove installazioni ispirate agli spazi abitativi progettati da Rudolf Michael Schindler, Frederick Jacob Kiesler e Le Corbusier, con le quali il pubblico potrà interagire attraverso esperienze di vita reale.

Aki Sasamoto e Luciano Fabro: connessioni, memoria, spazio e storia nelle mostre 2026/2027

Il successivo ciclo espositivo si apre con la prima grande rassegna europea dedicata ad Aki Sasamoto (17 settembre 2026 – 17 gennaio 2027). Nello Shed sarà presentata una selezione delle opere realizzate nei primi due decenni della sua ricerca, in cui la formazione matematica dell’artista è declinata in performance e installazioni che riflettono sui concetti di connessione, relazione, corpo, memoria e norme sociali.

Parallelamente, le Navate ospiteranno la retrospettiva di Luciano Fabro (8 ottobre 2026 – 21 febbraio 2027), la prima dopo la scomparsa dell’artista nel 2007, realizzata in collaborazione con l’Archivio Luciano e Carla Fabro. La mostra esplorerà le ricerche spaziali avviate dagli anni Sessanta, riflettendo anche sul legame tra Fabro e la città di Milano, dove l’artista ha insegnato all’Accademia di Brera dal 1982 al 2002, influenzando le future generazioni di artisti italiani.

Carlos Bunga Autumn Red. Wind, Rain and Movement, 2017 Veduta dell’installazione, The Watermill Center, New York, 2017 Courtesy l’artista Foto Ainhoa González
Carlos Bunga Autumn Red. Wind, Rain and Movement, 2017 Veduta dell’installazione, The Watermill Center, New York, 2017 Courtesy l’artista Foto Ainhoa González

Carlos Bunga, Cardiff & Miller, Berrada e Vicuña: installazioni immersive, politica, suono e ecologia nel 2027

La prima personale italiana di Carlos Bunga (febbraio – luglio 2027) trasformerà i volumi dello Shed, sovvertendo la percezione dello spazio tramite sculture e performance che affrontano temi quali immigrazione, disparità socio-economiche e crescita demografica. Le opere, caratterizzate da un uso destabilizzante del colore e della materia, occuperanno in modo estensivo le pareti degli ambienti.

Nelle Navate, la retrospettiva dedicata a Janet Cardiff & George Bures Miller (marzo – luglio 2027), la prima in un’istituzione italiana, proporrà ambienti sonori e installazioni monumentali che mettono al centro l’esperienza sensoriale del visitatore, con un dialogo costante tra suono, immagine e movimento.

Chiudono il biennio la prima grande mostra italiana di Hicham Berrada (settembre 2027 – gennaio 2028) e quella di Cecilia Vicuña (ottobre 2027 – febbraio 2028). La mostra di Berrada unirà storia del cinema, videogiochi, botanica e mineralogia per creare sculture e installazioni di atmosfera onirica. La mostra di Vicuña, poetessa e attivista, presenterà opere realizzate con materiali naturali – lana, conchiglie, legni – che affrontano temi politici ed ecologici.

Identità industriale, cultura d’impresa e responsabilità sociale: il ruolo di Pirelli nel progetto culturale di HangarBicocca

Nella visione di Marco Tronchetti Provera, il progetto di Pirelli è quello di un’impresa industriale pensata come macchina che «produce un valore duraturo nel tempo». La coesione tra impresa e cultura si concretizza nei programmi espositivi di HangarBicocca, nato come fabbrica dedicata alla costruzione di locomotive, treni e macchine agricole della Società Italiana Ernesto Breda. Come la fabbricazione di pneumatici richiede ricerca e innovazione, così l’arte contemporanea permette di «guardare la realtà ogni volta da un angolo diverso».

Il legame con il territorio ha radici storiche nel Borgo Pirelli, villaggio operaio costruito per i lavoratori all’inizio del Novecento. Oggi questo rapporto si rinnova attraverso l’ingresso gratuito a HangarBicocca, un investimento destinato a garantire accessibilità culturale indipendentemente dalle possibilità economiche dei visitatori.

Public Program, educazione e divulgazione: come HangarBicocca amplia l’esperienza del pubblico nel biennio 2026/2027

L’interesse di HangarBicocca per la formazione e la diffusione culturale si concretizza nelle attività del Public Program, che propone conferenze, rassegne cinematografiche, eventi musicali e performativi in dialogo con le mostre. L’interdisciplinarità consente di rileggere temi attuali e di riattivare anche le retrospettive dedicate ad artisti non più viventi.

L’attività divulgativa coinvolge sia adulti – attraverso la mediazione museale – sia bambini, ragazzi e famiglie, grazie ai programmi del Dipartimento Educativo, che propone workshop, visite e laboratori. Dal 2013, inoltre, i cataloghi e le edizioni in serie limitata realizzate con gli artisti arricchiscono l’archivio dell’istituzione, oggi composto da oltre 40 volumi.

Gabriele Della Maddalena

Cecilia Vicuña Arco Arrayán, 1990 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña Arco Arrayán, 1990 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña Beach Ritual (near Athens), 2017 Performance rituale, documenta 14, Atene, 2014 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña Beach Ritual (near Athens), 2017 Performance rituale, documenta 14, Atene, 2014 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña Beach Ritual (near Athens), 2017 Performance rituale, documenta 14, Atene, 2014 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña Beach Ritual (near Athens), 2017 Performance rituale, documenta 14, Atene, 2014 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña, Pueblo de Altares, 1990-2023 Veduta dell’installazione, “Cecilia Vicuña: Soñar el agua, una retrospectiva del futuro (1964–...)”, Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires MALBA, Buenos Aires, 2023 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Cecilia Vicuña, Pueblo de Altares, 1990-2023 Veduta dell’installazione, “Cecilia Vicuña: Soñar el agua, una retrospectiva del futuro (1964–…)”, Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires MALBA, Buenos Aires, 2023 Courtesy l’artista e Lehmann Maupin, New York, Seul e Londra
Carlos Bunga Habitar el color, 2023 Veduta dell’installazione, “Choreographies of the Impossible”, 35. Bienal de São Paulo, 2023 Courtesy l’artista e Bienal de São Paulo Foto Levi Fanan
Carlos Bunga Habitar el color, 2023 Veduta dell’installazione, “Choreographies of the Impossible”, 35. Bienal de São Paulo, 2023 Courtesy l’artista e Bienal de São Paulo. Foto Levi Fanan
Rirkrit Tiravanija untitled 2006 (palm pavilion), 2006-08 Veduta dell’installazione, kurimanzutto, Città del Messico, 2008
Rirkrit Tiravanija untitled 2006 (palm pavilion), 2006-08 Veduta dell’installazione, kurimanzutto, Città del Messico, 2008
Rirkrit Tiravanija untitled 1998 (dom-ino), 1998 Veduta dell’installazione, “Dom-Ino (Une démonstration d’automne)”, Galerie Chantal Crousel, Parigi, 1998 Courtesy l’artista e Galerie Chantal Crousel, Parigi
Aki Sasamoto Delicate Cycle, 2016 Veduta dell’installazione, “Aki Sasamoto: Delicate Cycle”, SculptureCenter, New York, 2016 Courtesy l’artista e SculptureCenter, New York Foto Kyle Knodell
Aki Sasamoto Delicate Cycle, 2016 Veduta dell’installazione, “Aki Sasamoto: Delicate Cycle”, SculptureCenter, New York, 2016 Courtesy l’artista e SculptureCenter, New York Foto Kyle Knodell
Benni Bosetto Jewels, 2019 Veduta dell’installazione, “Fallen empire and refound desire”, Asiat Vilvoorde, Belgio, 2019 Courtesy l’artista e Emanuela Campoli, Parigi/Milano Foto Jeroen Verrecht
Benni Bosetto Jewels, 2019 Veduta dell’installazione, “Fallen empire and refound desire”, Asiat Vilvoorde, Belgio, 2019 Courtesy l’artista e Emanuela Campoli, Parigi/Milano Foto Jeroen Verrecht
Hicham Berrada Masse et Martyr, 2017 Veduta dell’installazione, “74803 Jours”, Abbaye de Maubuisson, Saint-Ouen- l’Aumône, Francia, 2017 Courtesy l’artista, Mennour, Parigi, e WENTRUP, Berlino © 2025 Hicham Berrada / SIAE Foto Catherine Brossais
Luciano Fabro Vetro di Murano e shantung di seta pura (Piedi), 1968-71 Veduta dell’installazione, 36. Biennale di Venezia, 1972 Courtesy Archivio Luciano e Carla Fabro Foto Luciano Fabro
Luciano Fabro Vetro di Murano e shantung di seta pura (Piedi), 1968-71 Veduta dell’installazione, 36. Biennale di Venezia, 1972 Courtesy Archivio Luciano e Carla Fabro Foto Luciano Fabro
Janet Cardiff & George Bures Miller The Paradise Institute, 2001 Veduta dell’installazione, “The Secret Hotel”, Kunsthaus Bregenz, Austria, 2005 Courtesy gli artisti e Luhring Augustine, New York Foto Markus Tretter
Janet Cardiff & George Bures Miller The Paradise Institute, 2001 Veduta dell’installazione, “The Secret Hotel”, Kunsthaus Bregenz, Austria, 2005 Courtesy gli artisti e Luhring Augustine, New York Foto Markus Tretter