Chi è il Power Bottom? Fenomenologia di un ruolo sessuale

Quando si tratta di ruoli sessuali nella comunità LGBTQ+, la terminologia può diventare scivolosa. Esploriamo il significato di “power bottom” e la presunta minaccia alla mascolinità.

Chi è il Power Bottom? Significato, definizione e terminologia dei ruoli sessuali nella comunità LGBTQ+

Che cos’è un “power bottom”, o meglio, chi è un “power bottom”? Un “power bottom” è qualcuno che è autoritario in camera da letto? È qualcuno che ama solo essere penetrato? È uno di quei superumani con un super buco che può cavalcare un grande dildo? A seconda di chi chiedi, un “power bottom” potrebbe essere qualsiasi cosa o tutte le cose sopra menzionate e di più.

Quando si tratta di ruoli sessuali nella comunità LGBTQ+, la terminologia può diventare scivolosa, quindi manteniamo questa definizione il più ampia possibile: “power bottom” significa una persona che trova potere nel ricevere piacere sessuale da un partner.

Prima di entrare nella parte del potere, parliamo dei “bottom”.

Ruoli sessuali LGBTQ+: i termini “top” e “bottom” nella comunità LGBTQ+

Secondo la maggior parte degli scritti sui ruoli sessuali LGBTQ+, i termini “top” e “bottom” sono emersi dalla sottocultura gay leather degli anni ’50 come mezzo per descrivere le dinamiche di potere tra i partner durante il sesso o il gioco S/M. Il “top” era considerato l’aggressore o il penetratore durante il sesso, mentre il “bottom” era considerato il partner più sottomesso e/o la persona che veniva penetrata. Con la popolarizzazione del “hanky code” negli anni ’70, l’uso di questi termini è diventato ancora più comune.

Oggi, “top” e “bottom” sono usati in tutta la comunità LGBTQ+, e le definizioni sono più ampie di quanto non fossero in passato. Mentre ognuno ha opinioni diverse su cosa renda esattamente qualcuno un “bottom”, la maggior parte delle persone usa la parola “bottom” per riferirsi a una persona che riceve piacere sessuale (non necessariamente penetrazione – qualsiasi tipo di piacere sessuale) da un partner in un’istanza specifica (Ieri ho fatto sesso con quella bella contadina femminile e io ero il bottom) o in generale (Sono un bottom).

Power Bottom: origine nella comunità maschile gay negli anni ’90

“Bottom” può anche essere un verbo (Perché cammino come se avessi appena sceso da un cavallo? Oh, ieri sera sono stato il bottom). Ecco come Allison Moon usa “bottom” come verbo in Girl Sex 101: «bottomare significa praticare l’arte di ricevere come ricevente, il donatore è al tuo servizio e al tuo piacere. È tuo compito navigare. È suo compito guidare».

Quindi, quando e dove è nato il termine “power bottom”? Cercare gli usi più antichi di “power bottom” mi ha portato su un percorso simile nell’Abisso Gay Grande.

In un articolo di NewNowNext, il sessuologo Dr. Joe Kort ha detto che il termine “power bottom” è originato nella comunità maschile gay intorno agli anni ’90 e questo è tutto quello che sa. Chi è stata la prima anima coraggiosa a dichiararsi un “power bottom”? Amico, vorrei saperlo, perché se sono ancora in giro, mi piacerebbe stringere la loro mano e portarli a fare un brunch.

Definizione di “power bottom” e significato all’interno della comunità LGBTQ+

Ora entriamo nella definizione di “power bottom”. Secondo il Dr. Kort, un “power bottom” è qualcuno che sa cosa vuole e prende il controllo della penetrazione. Lo scrittore bisessuale Zachary Zane offre una definizione simile: Sono il tipo di partner sessuale che non si limita a sdraiarsi; controllano il ritmo del sesso insieme alla profondità della penetrazione, scrive. Stanno dicendo al loro partner di cambiare posizione; in nessun caso aspettano che il top dica loro cosa fare. Sanno che c’è una differenza tra essere penetrati ed essere sottomessi, e che anche quando sei sull’altra parte dell’intercorsi, puoi ancora essere il partner più dominante.

Bottoming: una minaccia alla mascolinità in una società patriarcale

Viviamo in una società patriarcale che valorizza la mascolinità, quindi non dovrebbe sorprendere che i “bottom” vengano vergognati per fare qualcosa associato a ciò che ci si aspetta che le donne facciano durante il sesso. “Topping” è visto come preferibile da alcuni uomini che fanno sesso con uomini perché non minaccia la loro mascolinità.

I top sono quasi sempre visti come più virili, maschili e aggressivi, mentre i bottom sono solitamente collegati all’effemminazione perché pensiamo che abbiano una posizione sottomessa, ha scritto Madison Moore, critico culturale e professore di studi queer, su Thought Catalog nel 2014.

Questo atteggiamento è completamente culturale e profondamente radicato in come pensiamo al genere, ha scritto Moore. Come, gli uomini dovrebbero essere uomini. Come, gli uomini non prendono i cazzi nel culo. La questione parla di un problema più grande di discriminazione verso gli uomini che dimostrano tratti più femminili nella cultura gay.

Non cadere nella trappola di presumere la posizione sessuale preferita di qualcuno in base a come si presenta.

Il caso di Troye Sivan che dice di non essere un “power bottom”. Neanche un “bottom”

Il miglior esempio di ciò è Troye Sivan. Il cantante australiano voleva chiarire le sue preferenze sessuali a letto. Durante una chiacchierata con la modella e attrice bisessuale Emily Ratajkowski nel podcast High Low, Troye Sivan ha voluto esplicitamente smantellare un malinteso su di lui: «Tutti pensano che io sia un power bottom, ma non sono un bottom».

Un malinteso che deriva anche dalla canzone “Bloom” in cui il cantante dice: «Ho bisogno che tu mi dica subito prima che accada / Promettimi che mi terrà per mano se ora avrò paura / Potrei dirti di prendere una pausa, baby, rallenta / Dovresti sapere che io / Fiorisco solo per te».

La camera da letto e il gioco della sottomissione. Uomini gay femme che amano il topping

Ci sono molti uomini che amano essere “bottom” – e molti ragazzi che sono assertivi al lavoro o nella vita pubblica che apprezzano l’opportunità di cedere un po’ di quel controllo in camera da letto e giocare il sottomesso. Ci sono anche uomini gay femme che amano il topping.

Ogni volta che qualcuno presume che tu voglia che qualcosa ti venga fatto a letto, c’è un pericolo associato, indipendentemente dalla tua sessualità o genere, ha detto. Penso che abbiamo una cultura che dice alle persone che il modo in cui parliamo, agiamo e ci vestiamo significa che vogliamo certe cose fatte a letto ― il che semplicemente non è vero.

Come in ogni incontro sessuale, la comunicazione è fondamentale. Devi chiedere e scoprire cosa piace al tuo partner, non solo presumere.

Puoi essere gay e non piacerti affatto il sesso anale, ed è assolutamente normale; e puoi usare le etichette di top o bottom, e va bene anche quello, ha detto Birkholz. Non c’è nulla di sbagliato in quelle etichette ― semplicemente non applicarle ad altre persone perché presumi che si identifichino con esse.

Ario Mezzolani