I Colli Euganei nel 2024 hanno ricevuto il riconoscimento UNESCO come Riserva Mondiale della Biosfera, ospitando al suo interno il più grande bacino termale d’Europa – qui si è svolta la prima edizione del (Re)Generation Festival
I Colli Euganei e il riconoscimento UNESCO: un esempio di rigenerazione sostenibile
Nel 2024, i Colli Euganei hanno ottenuto il riconoscimento UNESCO con l’iscrizione nella Lista delle Riserve Mondiali della Biosfera (MAB), rappresentando un esempio di sviluppo economico, sociale e culturale sostenibile, fondato sul rispetto dell’ecosistema e della biodiversità.
La riserva MAB UNESCO dei Colli Euganei comprende il più grande bacino termale d’Europa, con una superficie di circa 23 km² e un’area totale di 34.090 ettari, suddivisa in sei aree centrali che coprono 2.980 ettari, zone cuscinetto di 5.331 ettari e aree di transizione su 25.925 ettari.
Il Programma MAB UNESCO, nato nel 1971 come programma intergovernativo, ha l’obiettivo di promuovere un uso sostenibile delle risorse della biosfera, incoraggiando una gestione equilibrata del rapporto tra uomo e ambiente a livello globale.
(Re)Generation Festival: un evento multidisciplinare al Castello del Catajo, tra i Colli Euganei
Il (Re)Generation Festival, svoltosi dal 4 al 6 ottobre 2024 presso il Castello del Catajo, è stata l’occasione per approfondire la conoscenza di questo territorio – un evento che ha permesso di esplorare la storia e il valore naturale dei Colli Euganei. Nella tre-giorni di eventi, la manifestazione (nata dalla collaborazione tra il Consorzio Veneto Terme Colli Marketing e i comuni di Montegrotto Terme e Abano Terme) ha esplorato il tema della rigenerazione, abbracciando diverse prospettive: dall’arte alla cultura, dallo sport all’enogastronomia, fino al benessere.
Rigenerazione è una parola che racchiude l’idea di rinascita e rinnovamento, una necessità che riguarda sia l’individuo che la società. In ogni sua accezione, il concetto di rigenerazione parla di possibilità, di futuro e di un nuovo approccio al presente, senza dimenticare il passato. Un tema calzante per questo angolo d’Italia, che ha saputo adattarsi e trasformarsi nel corso dei secoli, mantenendo intatta la sua unicità. Il festival ha messo in luce proprio questa armoniosa integrazione tra natura e innovazione: attraverso concerti, mostre d’arte, workshop dedicati al benessere e alla sostenibilità, il (Re)Generation Festival ha dimostrato come questo territorio possa essere una meta non solo per il relax e la cura del corpo, ma anche per la rigenerazione mentale e spirituale.



Un viaggio nel passato termale dei Colli Euganei
I Colli Euganei, situati nella pianura veneta a pochi chilometri da Padova, sono un gruppo di colline di origine vulcanica, con altitudini che variano tra i 300 e i 600 metri. La loro origine risale a un’eruzione vulcanica sottomarina avvenuta circa 35 milioni di anni fa, durante l’Eocene, seguita da attività che hanno formato rocce trachitiche e basaltiche.
Le acque termali di Abano e Montegrotto, anticamente caratterizzate da sorgenti naturali di acqua calda, formavano laghi e pozze sulfuree. Descritte da autori latini tra il I e VI secolo d.C., erano già frequentate dagli Euganei, che abitavano su palafitte lungo i laghi. Successivamente, i Veneti giunti dall’Illiria nel IX-VIII secolo a.C. costrinsero gli Euganei a rifugiarsi sui colli, sviluppando una cultura fiorente.
Con la romanizzazione del territorio nel 49 a.C., le terme euganee divennero un centro di cura e benessere, arricchendosi di edifici pubblici, giardini e ville patrizie. Le acque di Aponus, come le chiamavano i Romani, erano rinomate e celebrate in opere come il poema di Claudiano. Gli scavi a Montegrotto hanno rivelato statue, mosaici e i resti di un grande stabilimento termale, a testimonianza dell’importanza dell’area.
Le Terme Euganee oggi: un’eredità millenaria
Nonostante le invasioni longobarde e il conseguente declino, le terme continuarono a essere frequentate per le loro proprietà curative, anche con l’avvento del cristianesimo. Tuttavia, fu solo con la dominazione veneziana, a partire dal 1405, che i centri termali furono completamente restaurati e rilanciati, attirando nobili padovani e veneziani. Il vero sviluppo avvenne nel Cinquecento, con il restauro e la bonifica delle terme.
Oggi, le Terme Euganee sono riconosciute come una delle principali mete del turismo termale europeo, grazie a una tradizione che affonda le radici nell’antichità.
Il Parco Regionale dei Colli Euganei: natura e cultura in simbiosi
Istituito nel 1989, il Parco Regionale dei Colli Euganei si estende su circa 19.000 ettari, con 81 rilievi collinari. La biodiversità del parco offre un habitat unico per la flora e la fauna, con lecci, castagni e querce che si alternano a vigneti e frutteti. Meta ideale per gli amanti della natura, il parco è attraversato da oltre 20 percorsi escursionistici che svelano le bellezze naturali e storiche della zona, tra cui città murate come Este e Monselice, ville palladiane e castelli medievali.



Il Castello del Catajo: cornice storica del (Re)Generation Festival
La prima edizione del (Re)Generation Festival si è tenuta nello storico Castello del Catajo, a Battaglia Terme. Definito “la reggia dei Colli Euganei” per le sue 350 stanze, il castello deve il suo nome a “Ca’ sul Tajo,” la casa sul canale. Costruito dalla famiglia Obizzi, mercenari che nel Cinquecento comandavano il più grande esercito d’Europa, l’edificio appare come un ibrido tra un castello militare e una villa principesca: era concepito come una macchina di rappresentanza – doveva intrattenere ospiti da tutta Europa con feste, balli e rappresentazioni teatrali. Gli stessi ospiti che poi si sarebbero serviti dell’esercito.
Nel corso dei secoli, il castello è stato ampliato e decorato dall’artista Giovanni Battista Zelotti, che affrescò le pareti con scene celebrative della famiglia Obizzi, uno dei primi esempi di cicli di affreschi nel Nord Italia. Il castello passò ai duchi di Modena, poi agli Asburgo, e infine, dopo la Prima Guerra Mondiale, allo Stato italiano. Dal 1994, il Castello del Catajo è aperto al pubblico e, dal 2016, è stato oggetto di un restauro voluto dall’imprenditore Sergio Cervellin.

Il Cortile dei Giganti: cuore pulsante del Festival
Uno degli spazi principali del (Re)Generation Festival è stato il Cortile dei Giganti, restaurato di recente. Originariamente pensato per spettacoli teatrali e tornei nel Seicento, durante il festival ha ospitato i concerti di Malika Ayane e Colapesce Dimartino, che hanno condiviso con il pubblico i brani che li hanno ispirati nella creazione dei loro successi.
Mostra ‘GenerAzioni’: i mosaici di Maurizio Galimberti
Il festival ha aperto con la mostra ontologica del celebre fotografo Maurizio Galimberti. Tra le opere esposte, lo Studio n.3 – 11 May 2024, un caleidoscopio di immagini che raccontano i Colli Euganei attraverso simboli di rigenerazione. Il percorso espositivo include anche ritratti di icone come i Queen, Salma Hayek, Isabella Rossellini e Kate Winslet, un omaggio alla vitalità e al benessere.


(Re)Generation Festival: Collaborazioni e sostegno
Il (Re)Generation Festival è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Padova, la Regione Veneto e il Ministero del Turismo, cofinanziato dal Fondo Unico Nazionale del Turismo 2024, con il supporto di sponsor come Trivellato Mercedes, Busitalia Veneto, Strada del Vino dei Colli Euganei e Federalberghi Terme Abano Montegrotto.